Caio
Giulio Cesare
Un
giorno il figlio di un povero mercante vagabondava per le vie di
Roma. Questo ragazzo di nome Giulio, sognava di diventare imperatore
e condurre il suo esercito alla gloria. Lui ogni giorno all'alba si
allenava con il suo amico con le armi e tante volte tornava a casa
sanguinante. Un giorno, mentre tornava a casa venne catturato dalle
guardie romane per farlo diventare gladiatore, e se non lo avesse fatto lui e la sua famiglia avrebbero pagato le conseguenze con la
morte.
Così, due giorni dopo, quando venne addestrato, lo portarono nell'anfiteatro, dove avrebbe intrapreso il suo primo combattimento.
Arrivato, il cuore gli batteva all'impazzata, vide una marea di persone che
esultavano per vederlo combattere.
Dopo
pochi minuti si trovò davanti un leone molto affamato.
Giulio non si arrese e trovò il coraggio di estrarre il gladio e di
dargli un'infilzata vicino al cuore, il leone dopo qualche secondo
cadde a terra dal dolore e Giulio si sentì un vincitore.
Dopo
qualche ora nella sua cella si presentò l'imperatore che si rivolse
a lui dicendogli:
-Oramai
sono anziano e non posso più governare il popolo come una volta, ho
bisogno di un successore al trono. Domani l'ultimo che sopravviverà
al duello vincerà la corona.
E così fu. Giulio si presentò al duello e rimasero in due, lui e un certo Tosorodis. Dopo mezz'ora sofferente, Giulio, tornò vittorioso alla villa dell' ex imperatore che per diritto gli spettava; inoltre gli vennero consegnati duecento iugeri che donò alla sua famiglia. Diventato imperatore decise di adottare il successore al suo trono, un ragazzo di appena quindici anni si presentò davanti alla sua villa: era il suo figlio adottivo, Bruto. A prima vista Bruto sembrava un ragazzo dolce ma dentro quell'angelo si nascondeva un ragazzo assetato di potere. Giulio gli offrì di diventare imperatore quando lui avrebbe raggiunto l'età di vent'anni; ma Bruto non seppe aspettare e il giorno seguente: il 15 Marzo A.C Giulio fu colpito ventitré volte con delle frecce e delle lance al petto per mano di Bruto, del Senato e di Cassio. Bruto eliminò così il suo unico ostacolo per diventare imperatore; ma durante una guerra civile Bruto morì.
E così fu. Giulio si presentò al duello e rimasero in due, lui e un certo Tosorodis. Dopo mezz'ora sofferente, Giulio, tornò vittorioso alla villa dell' ex imperatore che per diritto gli spettava; inoltre gli vennero consegnati duecento iugeri che donò alla sua famiglia. Diventato imperatore decise di adottare il successore al suo trono, un ragazzo di appena quindici anni si presentò davanti alla sua villa: era il suo figlio adottivo, Bruto. A prima vista Bruto sembrava un ragazzo dolce ma dentro quell'angelo si nascondeva un ragazzo assetato di potere. Giulio gli offrì di diventare imperatore quando lui avrebbe raggiunto l'età di vent'anni; ma Bruto non seppe aspettare e il giorno seguente: il 15 Marzo A.C Giulio fu colpito ventitré volte con delle frecce e delle lance al petto per mano di Bruto, del Senato e di Cassio. Bruto eliminò così il suo unico ostacolo per diventare imperatore; ma durante una guerra civile Bruto morì.
Creato da: NICOLE, SOFIA.R., CLAUDIA, ALESSANDRO C.

