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sabato 2 marzo 2013

Gladius

Oggi abbiamo  parlato del RACCONTO STORICO:
il racconto storico parla di avvenimenti che sono o potrebbero essere successi realmente.
Abbiamo cominciato il racconto storico con i Romani.
Io (Lorenzo Marigo), Nicolò Buggio e Matteo Mattietto abbiamo fatto in gruppo un racconto storico:
 
Gladius:
il più forte dei gladiatori

A Roma molti gladiatori entravano nel Colosseo ma pochi ne uscivano. Uno di questi era Gladius, egli era di aspetto forte e imponente, nessuno lo aveva mai battuto, oltretutto era uno dei dieci nipoti adottivi di Cesare: Ottaviano, Menedora, Agrippa, Mecenate, Erippone, Teriullo, Manducone, Bruto, Fulordione e naturalmente Gladius.

L'unico difetto di Gladius è che era troppo sicuro di sé.

Venne un giorno dove nel Colosseo entrò nell'arena un nuovo gladiatore, preso dalle prigioni romane.

Di aspetto era esile e gracile, perciò Gladius era convinto che batterlo fosse un gioco da ragazzi.

Ma Teoduns (ovvero il prigioniero) aveva una dote nascosta:

Sapeva usare con destrezza il gladio, la lancia, il tridente e la rete, perciò quando Gladius si avventò su di lui Teoduns fece un rapido spostamento, lo colpì tre volte con il gladio, lo intrappolò nella rete, prese la lancia che sfoderò da dietro la schiena e guardò Cesare che abbassò il pollice...

Gladius era umiliato e infine l’arma crudele lo colpì in fronte.....Gladius era morto.

La folla acclamò il nuovo campione ma egli non disse una parola e con la testa rivolta sul campo di battaglia uscì e da allora nessuno più lo rivide.

Un commento che vogliamo lasciare al termine del nostro racconto e che...la lotta non porta a niente se non la morte.

sabato 2 febbraio 2013

Caio Giulio cesare

Un racconto storico
Caio Giulio Cesare

Un giorno il figlio di un povero mercante vagabondava per le vie di Roma. Questo ragazzo di nome Giulio, sognava di diventare imperatore e condurre il suo esercito alla gloria. Lui ogni giorno all'alba si allenava con il suo amico con le armi e tante volte tornava a casa sanguinante. Un giorno, mentre tornava a casa venne catturato dalle guardie romane per farlo diventare gladiatore, e se non lo avesse fatto lui e la sua famiglia avrebbero pagato le conseguenze con la morte.

Così, due giorni dopo, quando venne addestrato, lo portarono nell'anfiteatro, dove avrebbe intrapreso il suo primo combattimento.

Arrivato, il cuore gli batteva all'impazzata,  vide una marea di persone che esultavano per vederlo combattere.

Dopo pochi minuti si trovò davanti un leone molto affamato.

Giulio non si arrese e trovò il coraggio di estrarre il gladio e di dargli un'infilzata vicino al cuore, il leone dopo qualche secondo cadde a terra dal dolore e Giulio si sentì un vincitore.

Dopo qualche ora nella sua cella si presentò l'imperatore che si rivolse a lui dicendogli:

-Oramai sono anziano e non posso più governare il popolo come una volta, ho bisogno di un successore al trono. Domani l'ultimo che sopravviverà al duello vincerà la corona. 
E così fu. Giulio si presentò al duello e rimasero in due, lui e un certo Tosorodis. Dopo mezz'ora sofferente, Giulio, tornò vittorioso alla villa dell' ex imperatore che per diritto gli spettava; inoltre gli vennero consegnati duecento iugeri che donò alla sua famiglia. Diventato imperatore decise di adottare il successore al suo trono, un ragazzo di appena quindici anni si presentò davanti alla sua villa: era il suo figlio adottivo, Bruto. A prima vista Bruto sembrava un ragazzo dolce ma dentro quell'angelo si nascondeva un ragazzo assetato di potere. Giulio gli offrì di diventare imperatore quando lui avrebbe raggiunto l'età di vent'anni; ma Bruto non seppe aspettare e il giorno seguente: il 15 Marzo A.C Giulio fu colpito ventitré volte con delle frecce e delle lance al petto per mano di Bruto, del Senato e di Cassio. Bruto eliminò così il suo unico ostacolo per diventare imperatore; ma durante una guerra civile Bruto morì.
Creato da: NICOLE, SOFIA.R., CLAUDIA, ALESSANDRO C.