venerdì 11 marzo 2011

Libri in digitale

riporto di seguito questo articolo che ho trovato molto interessante


Scuola: Zaini pesanti addio, da Zanichelli arrivano libri e tutor digitali

ultimo aggiornamento: 10 marzo, ore 14:28


Roma, 10 mar. (Adnkronos) - Zaini pesanti addio. D'ora in avanti i libri si lasciano a casa e a scuola si studia sull'iPad, sul notebook o sul pc. Zanichelli editore, pubblica i libri di testo scaricabili. Tutte le novita' della casa editrice per lo scolastico saranno, infatti, disponibili anche in formato elettronico. Acquistando un volume si otterra' anche la possibilita' di scaricare il testo in versione pdf da caricare su un qualsiasi supporto digitale: iPad, Pc, Mac, e-Reader, Tablet vari ma anche su iPhone e iPod Touch. Tutti i libri Zanichelli che portano l'etichetta ''Libro scaricabile'', contengono il codice che consente tramite il sito www.scuolabook.it di effettuare il download del testo. Insomma non la classica offerta ''due al prezzo di uno'' ma allo stesso prezzo un libro ''doppio'' : cartaceo e digitale. Agli studenti la liberta' di scegliere se studiare sul cartaceo o sul digitale. Decidere cosi' quando/dove/come consultare il libro di scuola: a casa, in vacanza, in classe senza preoccuparsi piu' del peso e dell'ingombro. E per gli insegnanti la possibilita' di rispondere positivamente alle richieste del Ministero dell'Istruzione sulla necessita' di adottare libri ''misti''. Zanichelli vara un nuovo modo di studiare. E' stata la prima casa editrice a produrre il primo libro digitale: il celebre manuale Amaldi di Fisica nel 1997. E ora e' la prima a offrire la doppia consultazione: carta o e-book. ''Crediamo che nella transizione al digitale ci siano grandi opportunita' per chi insegna e chi impara. - spiega Giuseppe Ferrari, direttore editoriale di Zanichelli editore - questo e' un primo passo verso il libro digitale che affianca e non sostituisce il libro di carta''.


e voi che ne pensate??? Aspetto i vostri commenti. 
Maestra Monica

Posto, di seguito, il commento  del presidente di circolo Ermes Siorini circa l'articolo in oggetto.

Trovo importante condividere idee e progetti anche con i genitori della nostra scuola.

Grazie!


Ciao!



Sono del parere che i nostri bambini, figli dell’era della tecnologia, debbano abbracciare tutte le novità del futuro perché maggiormente predisposti rispetto agli adulti nell’accettare come processo culturale “normale” l’uso di apparati come il pc, l’i-pad ecc.


Sono passaggi storici cui non possiamo sottrarci com’è stato quando abbiamo abbandonato la macchina da scrivere per il pc. L’uso dell’i-pad come strumento che può sostituire i libri “classici” deve però essere un cambiamento di “forma” e non di “sostanza”, nel senso che al bambino deve essere garantito lo stesso grado di apprendimento anche con il nuovo dispositivo elettronico. Ecco che all’i-pad deve essere “affiancato” anche una nuova metodologia circa l’uso corretto dello strumento elettronico sia in termini di apprendimento sia di comunicazione.


Non scordiamoci che questi cambiamenti saranno più “semplici” per i bambini ma coinvolgeranno anche le famiglie che dovranno in qualche modo essere supportate nell’accettare e comprendere la necessità di questo percorso “moderno” che oltre a migliorare secondo il mio punto di vista l’apprendimento dei bambini, ridurrà i costi elevati della carta salvaguardando così l’ambiente, avrà il pregio di accelerare (spero tra pochi anni), con una riduzione dei costi, l’accesso alle informazioni e l’i-pad consentirà ai bambini e alle loro famiglie di rimanere in contatto con la scuola, grazie ad un network che a costi bassissimi garantirà uno scambio d’informazioni “reciproche” ed informatiche, tramite e-mail, blog, intranet, videoconferenza ecc, tra tutti gli attori che saranno appunto all’interno di questo “network scolastico”. Un bambino a casa per malattia potrebbe tramite un tablet seguire le lezioni dalla sua abitazione grazie ad un’applicazione in grado di collegarsi ad un sistema di video/audio conferenza con la scuola.


Come potete notare, l’i-pad, (o il tablet in generale), è un “contenitore” dentro il quale possono essere inseriti “n” applicativi per modificare le nostre abitudini in meglio; questo sarà fattibile se si farà un uso corretto dello strumento grazie anche alla conoscenza di adeguate tecniche di “lettura”/comunicazione/informazione di questi innovativi apparati, per garantire l’apprendimento e lo sviluppo della conoscenza/creatività da parte dei bambini.


Ermes Siorini

1 commento:

  1. Ciao!
    Sono del parere che i nostri bambini, figli dell’era della tecnologia, debbano abbracciare tutte le novità del futuro perché maggiormente predisposti rispetto agli adulti nell’accettare come processo culturale “normale” l’uso di apparati come il pc, l’i-pad ecc.
    Sono passaggi storici cui non possiamo sottrarci com’è stato quando abbiamo abbandonato la macchina da scrivere per il pc. L’uso dell’i-pad come strumento che può sostituire i libri “classici” deve però essere un cambiamento di “forma” e non di “sostanza”, nel senso che al bambino deve essere garantito lo stesso grado di apprendimento anche con il nuovo dispositivo elettronico. Ecco che all’i-pad deve essere “affiancato” anche una nuova metodologia circa l’uso corretto dello strumento elettronico sia in termini di apprendimento sia di comunicazione.
    Non scordiamoci che questi cambiamenti saranno più “semplici” per i bambini ma coinvolgeranno anche le famiglie che dovranno in qualche modo essere supportate nell’accettare e comprendere la necessità di questo percorso “moderno” che oltre a migliorare secondo il mio punto di vista l’apprendimento dei bambini, ridurrà i costi elevati della carta salvaguardando così l’ambiente, avrà il pregio di accelerare (spero tra pochi anni), con una riduzione dei costi, l’accesso alle informazioni e l’i-pad consentirà ai bambini e alle loro famiglie di rimanere in contatto con la scuola, grazie ad un network che a costi bassissimi garantirà uno scambio d’informazioni “reciproche” ed informatiche, tramite e-mail, blog, intranet, videoconferenza ecc, tra tutti gli attori che saranno appunto all’interno di questo “network scolastico”. Un bambino a casa per malattia potrebbe tramite un tablet seguire le lezioni dalla sua abitazione grazie ad un’applicazione in grado di collegarsi ad un sistema di video/audio conferenza con la scuola.
    Come potete notare, l’i-pad, (o il tablet in generale), è un “contenitore” dentro il quale possono essere inseriti “n” applicativi per modificare le nostre abitudini in meglio; questo sarà fattibile se si farà un uso corretto dello strumento grazie anche alla conoscenza di adeguate tecniche di “lettura”/comunicazione/informazione di questi innovativi apparati, per garantire l’apprendimento e lo sviluppo della conoscenza/creatività da parte dei bambini.
    Ermes Siorini

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